WORDS-CARE: SKINCARE IS THE NEW MAKE-UP
La nostra pelle è il miglior make-up che potremmo mai indossare.
Questa nuova consapevolezza sull’importanza della cura di sé e del proprio valore intrinseco si sta facendo strada insieme alla diffusione di valori come l’autenticità e l’inclusione. Una presa di coscienza che ha innescato, a cascata, nuovi fenomeni sociali e di mercato, soprattutto nel beauty.
Artist Pax Paloscia
Lo vediamo nei social attraverso video tutorial sempre più improntati sulle routine cosmetiche. Lo si osserva nel rafforzarsi del trend no make-up, con protagoniste in primis le celebrities e poi, sempre di più, le giovani donne.
Questa rivoluzione di velluto non è tanto contro il trucco, quanto a favore del prendersi cura di sé, per come si è. La questione, tutt’altro che superficiale quindi, mette in luce la possibilità di vivere il proprio aspetto in maniera meno “prestativa” e più orientata al self-caring.
Il 2021 in particolare è stato, secondo alcuni osservatori di tendenze in ambito cosmetico, l'anno dell’Healthification e della Skinification, termini che parlano di un nuovo approccio al proprio stile di vita, che deve essere quanto più salutare, e alla bellezza intesa come un percorso di valorizzazione in cui si parla di Self-Expression, Not Self-Perfection.
Un fenomeno che in qualche modo viene raccontato anche da alcuni dati raccolti da The NPD Group, società internazionale specializzata nell’analisi e nelle ricerche di mercato ().
Nel report di giugno 2021 “NPD Total Prestige Beauty Market” si legge che “Il make-up perde ancora 1/3 delle sue vendite rispetto al 2019, mentre lo skincare (e le fragranze) stanno recuperando più velocemente il gap verso lo stesso periodo pre-covid” (qui il report sul sito di Cosmetica Italia).
“Prendersi cura della pelle è la più grande lezione che ho imparato da mia madre", ha dichiarato in una recente intervista l’attrice coreana Kang Sae-Byeok, della fortunata serie Squid Games. In Corea il tema della beauty routine è molto sentito e si articola in ben 7 passaggi. In un primo momento, questo approccio è stato accolto dall’Occidente con curiosità, dove però, in questi ultimi mesi, ha preso a diffondersi lo Skinmalism, ovvero l'alleggerimento del numero di step della routine di bellezza, senza rinunciare ai risultati.
Si fa spazio così il trend “Skincare is the new make-up” che vede il soin come primo (e spesso unico) gesto della routine grazie a nuove formule tecnologiche multifunzionali che, valorizzando la pelle e l’incarnato, permettono di bypassare fondotinta e correttori.
Inoltre, secondo lo studio di NPD, la Generazione Z -ossia quella dei nati tra il 1997 e il 2010- è sempre più alla ricerca di beauty routine multitasking. Nei prossimi anni sentiremo parlare molto di cosmetica ibrida: votata sì a trattare la cute, ma con effetti ottici sempre più vicini a quelli del make-up.
QUESTO CONTENUTO E' STATO ISPIRATO DA LIFT-STRUCTURE RADIANCE
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Words-Care è l’osservatorio di Filorga sui fenomeni e sulle parole della Bellezza che stanno cambiando la visione sull’estetica, sui canoni e sulla cura di sé.