WORDS-CARE: GUARDARSI (DENTRO)
La conoscenza di se stessi è un viaggio che dura tutta la vita, un processo di scoperta che ci permette di comprendere chi siamo, qual è la nostra vocazione, quali sono i nostri punti di forza e le nostre debolezze, e come possiamo dirigere le nostre risorse verso un modo di vivere autentico e appagante. È un percorso di valorizzazione che richiede pazienza, uno sguardo benevolo verso noi stessi, apertura al cambiamento e all’evoluzione costante.
Federico Sclip - Marketing Manager - Contributor del progetto #MyBeautyMyChoice
Anche prendersi cura della propria pelle è un gesto prezioso e importante in questo cammino. Come scriveva il poeta francese Paul Valéry “Non c’è nulla di più profondo della pelle”: la pelle riflette le nostre emozioni, registra il tempo che passa, custodisce la memoria dei nostri vissuti e si fa specchio del nostro stato di salute generale. La nostra pelle e il modo in cui ce ne prendiamo cura racconta molto di noi e del nostro sguardo sul mondo.
Tutto questo risuona nelle parole di Federico Sclip, marketing manager e contributor di My Beauty My Choice, il progetto firmato Filorga che dà voce alle esperienze di empowerment e bellezza di donne e uomini: “Prendersi cura di sé è un processo naturale che ciascuno vive a proprio modo. Io ho una pelle delicata e, con il tempo, ho imparato a conoscerla, a comprenderla e scegliere i principi attivi che funzionano meglio.”
IL CONTORNO OCCHI COME "MARKER"
La pelle è un organo di comunicazione chiave che riflette il nostro stato di salute e benessere fisico ed emotivo: i cambiamenti nella sua condizione e nel suo aspetto possono fornire preziose indicazioni.
Ciò è particolarmente evidente nella zona del contorno occhi: fisiologicamente, questo delicato strato cutaneo, che misura solo una frazione rispetto al resto del viso, è privo di ghiandole sebacee e presenta una quantità ridotta di collagene ed elastina. E’ una delle zone più sottili e delicate del nostro corpo, estremamente sensibile alle conseguenze delle nostre abitudini di vita, della nostra igiene del sonno, dei nostri periodi di stress o stanchezza, oltre che ai movimenti muscolari, anche involontari, che riflettono le nostre emozioni.
Questo vale per esempio per la gioia: le sue manifestazioni visibili, il riso e il sorriso, non solo migliorano il nostro umore e di chi ci circonda, ma stimolano anche la circolazione, favorendo l'ossigenazione della pelle. Sul lungo periodo, tuttavia, i movimenti facciali ripetuti possono contribuire alla formazione delle cosiddette rughe "a raggio di sole", le piccole increspature agli angoli degli occhi che, insieme al solco tra le sopracciglia -la cosiddetta “ruga del leone”- è uno dei segni più evidenti del passare del tempo nella zona del contorno occhi.
Non solo, l'area del contorno occhi "registra" le nottate dalle ore piccole manifestando il proprio affaticamento con la formazione di occhiaie, dovute al rallentamento del microcircolo e al conseguente accumulo di pigmenti nei vasi sanguigni situati appena sotto la pelle.
Allo stesso tempo, a causa della perdita di tono dei tessuti di sostegno della pelle, anche la palpebra si appesantisce e crea una piega che chiude lo sguardo e restituisce un’espressione più stanca e severa.
La cosmetica d’avanguardia offre soluzioni efficaci, grazie a formule a base di attivi innovativi in grado di idratare e rivitalizzare questa zona, ridensificarne i tessuti, levigare e distendere le rughe, rassodare la palpebra superiore, minimizzare il colore scuro delle occhiaie. E' proprio su questi attivi che fa affidamento chi, come Federico Sclip, ama prendersi cura del proprio sguardo: “Gli occhi e lo sguardo sono la zona del viso che amo di più di me”, racconta Sclip. “Ed è un dettaglio del mio volto che riceve da sempre complimenti. Come tutte le persone che sorridono con gli occhi, mi piace prendermi cura di questa zona del mio viso, ma senza ossessionarmi. Ho una beauty routine essenziale ragionata negli anni e con consapevolezza. Non temo il tempo che passa, ma non disdegno prodotti antiage o distensivi che mi facciano apparire riposato. Per il mio lavoro, infatti, la cura del contorno occhi diventa particolarmente rilevante a causa delle lunghe ore davanti al pc, delle scadenze ravvicinate, dei periodi di stress e stanchezza che spesso contribuiscono ad accentuare i segni visibili del mio sguardo”.
Oltre alla cosmetica, anche la medicina estetica offre diverse opzioni per agire sulla zona dello sguardo. Tra quelle più utilizzate: i peeling professionali per agire sulle rughe superficiali, le iniezioni di tossina botulinica per le rughe d’espressione, le iniezioni rivitalizzanti per le rughe da disidratazione, le iniezioni di PRP (Plasma Ricco di Piastrine) per la piega della palpebra, e la carbossiterapia per agire sulle occhiaie.
“Non ho mai fatto ricorso alla medicina estetica” - aggiunge Sclip “ma non lo escludo per il futuro: penso che sia un’opportunità, perché la percezione di sé dialoga sempre con il benessere interiore. La medicina estetica contribuisce al benessere dell'individuo, alla possibilità di sentirsi maggiormente a proprio agio con la propria pelle e di farlo in maniera consapevole”.
Il contorno occhi, come abbiamo visto, è un barometro che registra il nostro stato fisico ed emotivo: restituisce i nostri stati interiori e, allo stesso tempo, riflette il modo in cui trattiamo la nostra mente e il nostro corpo nel suo insieme.
Prendersene cura significa non solo applicare prodotti specifici, ma anche coltivare il nostro benessere emotivo, poiché una mente serena si riflette in una pelle più luminosa e sana. Le emozioni fanno parte della vita. Essere consapevoli dell'impatto che hanno sul nostro corpo ci aiuta a mantenere un equilibrio che si riflette, prima di tutto, nel nostro sguardo.
QUESTO CONTENUTO E' STATO ISPIRATO DA TIME-FILLER EYES 5XP
5 ispirazioni alla medicina estetica per agire sui 5 segni del contorno occhi [rughe superficiali - da disidratazione - d'espressione - occhiaie - piega della palpebra]