SKIN LONGEVITY. PER UNA PELLE PIÙ BELLA PIÙ A LUNGO
Alla base di tanti anni di salute vi è una ricetta semplice: sana alimentazione, movimento, benessere psicologico e cura di sé. Certo, un buon corredo genetico di partenza può essere determinante, ma stando agli studi condotti dall’Istituto Superiore di Sanità, la longevità è alla portata di tutti: sembra infatti che entro il 2050, la percentuale di persone di età superiore ai 65 anni rappresenterà il 35,9% dell’intera popolazione, con un’aspettativa di vita media di 82,5 anni (79,5 per gli uomini e 85,6 per le donne).
Avere a disposizione più anni di vita vuol dire dover attuare strategie di lungo periodo che permettano di restare in salute più a lungo e godersi questo “extra tempo” nel migliore dei modi, anche dal punto di vista estetico.
@ilpistrice - Francesca Protopapa
Tra stile di vita e DNA
L’approccio globale al tema della longevità riguarda anche la pelle e prende il nome di skin longevity. In particolare, la skin longevity si riferisce alla capacità della pelle di mantenersi elastica, giovane e dall’aspetto sano nel corso del tempo, prevenendo l’invecchiamento prematuro e mantenendo freschezza e luminosità. La pelle, oltre ad essere il nostro organo più esteso è anche un organo “sentinella”, che riflette lo stato di salute generale e il livello dei vari processi di invecchiamento.
“Negli ultimi venti anni la scienza della longevità ha individuato ben 12 meccanismi che determinano l’invecchiamento cellulare, sono tutti connessi fra di loro in modo tale che basta correggerne uno o due per rimettere il sistema in equilibrio. Per semplicità, cito qui solo due meccanismi fondamentali: l’infiammazione cronica silente dei tessuti, che da immunologo ho studiato per tanti anni, e la perdita di stabilità del nostro DNA. Non è il caso di preoccuparsi troppo quando si sente parlare di queste cose perché per fortuna il nostro organismo possiede dei meccanismi capaci di riparare molto rapidamente il DNA. Il problema però si pone quando non teniamo sotto controllo questi processi.” spiega il Dr. Alberto Beretta, immunologo e ricercatore, Fondatore e direttore scientifico di SoLongevity, una delle realtà più innovative e avanzate in Italia sui temi della longevity medicine che studia i meccanismi dell’invecchiamento per sviluppare approcci diagnostici e terapeutici d’avanguardia. Secondo Beretta, nel caso specifico dell’ageing cutaneo, un aiuto efficace arriva dall’integrazione tra cosmetica e nutraceutica: “Il confine sottile tra epidermide e derma è il punto d’incontro della longevità cutanea e sistemica. Qui si integrano i cocktail di attivi, cosmetici e sistemici, che proteggono e supportano i meccanismi fisiologici che contrastano l’invecchiamento cutaneo e dell’intero organismo”, continua il direttore scientifico di SoLongevity.
Sinergie: tra cosmetica e medicina estetica
La ricerca applicata alla skin longevity è un campo in continua evoluzione che promette di migliorare la nostra comprensione dell’invecchiamento cutaneo e di portare a nuovi protocolli cosmetici in dialogo con la medicina estetica, la nutrizione e la scienza della longevità per creare nuove strategie anti-age: “La cute è un organo particolarmente sensibile che oltre a una senescenza cronologica è sottoposta a numerosi stress esterni ed interni che ne accelerano l’invecchiamento precoce”, spiega il Professor Luca Piovano, Medico Estetico e Chirurgo Plastico, membro del Comitato Scientifico di Filorga. “Le radiazioni UV, ad esempio, sono una di queste: basti osservare, ad esempio, la cute di un maestro di sci o di un agricoltore dopo pochi anni di lavoro, continuamente esposta ai raggi UV, al freddo e al vento. Ma non solo: anche uno stile di vita e una beauty routine errate possono avere ricadute importanti. Questi fattori possono essere corretti per promuovere la “longevità” dell’organo cutaneo.”
Uno degli aspetti chiave dello studio della longevità cutanea riguarda la comprensione dei processi biologici che contribuiscono all’invecchiamento della pelle per individuare blend di attivi in grado di contrastarlo. Un ambito a cui la cosmetica d’avanguardia fa riferimento per trarre ispirazione per le sue formule è la medicina estetica. “La biorivitalizzazione in senso medico è mirata a migliorare non solo lo stato dermo-epidermico bensì con i nostri protocolli infiltrativi miriamo a ristabilire l’omeostasi e quindi la vitalità del tessuto cutaneo lavorando a livello della matrice extracellulare, rigenerandola mediante un ciclo di infiltrazioni locali”, dice il Professor Piovano.
La biorivitalizzazione implica l’uso di sostanze come l’acido ialuronico, vitamine, antiossidanti, amminoacidi, co-enzimi e minerali per migliorare l’aspetto della pelle riducendo la profondità delle rughe, promuovendo l’elasticità cutanea, stimolando la produzione di collagene e proteggendola dai radicali liberi. È importante sottolineare che la medicina estetica dovrebbe essere parte di una strategia complessiva di cura della pelle che includa anche buone abitudini alimentari, protezione solare e l’uso di cosmetici idonei per massimizzare i risultati a lungo termine: “Tutti i centri medici, chirurgici ed estetici di livello hanno un reparto dedicato alla skincare. Ritengo infatti che lavorare su un tessuto cutaneo ben idratato, elastico e compatto garantisca una migliore risposta da parte dei tessuti stessi durante trattamenti di medicina estetica più o meno invasivi e quindi un risultato ottimale”, aggiunge il Professor Piovano.
I laboratori Filorga infondono nelle loro formule cosmetiche il complesso polirivitalizzante NCEF [New Cellular Encapsulated Factors], ispirato alla tecnica della biorivitalizzazione, per proteggere la pelle, sostenere i processi fisiologici e contrastare gli effetti dell’invecchiamento a lungo termine.
QUESTO CONTENUTO E' STATO ISPIRATO DA NCEF-SHOT
La più alta concentrazione di NCEF in FILORGA per agire su tutti i parametri di qualità della pelle.
Words-Care è l’osservatorio di Filorga sui fenomeni e sulle parole della Bellezza che stanno cambiando la visione sull’estetica, sui canoni e sulla cura di sé.